Un codice "nascosto" nel DNA


Foto di ynse (Flickr)
Uno studio, pubblicato lo scorso 16 settembre sul giornale Science, ha mostrato che il codice epigenetico di un organismo (un ulteriore strato di istruzioni biochimiche del DNA) può evolvere più rapidamente rispetto al codice genetico e può influenzare fortemente i tratti biologici.


Per ora lo studio è concentrato unicamente su una singola pianta chiamata Arabidopsis thaliana, molto utilizzata come organismo modello nelle scienze vegetali, ma non si esclude che altri organismi, inclusi gli esseri umani, possano essere sensibilmente influenzati da questi meccanismi biologici.


Joseph Ecker, professore che dirige la ricerca al Salk’s Plant Molecular and Cellular Biology Laboratory, afferma: “Abbiamo scoperto che queste piante hanno un codice epigenetico che è molto più flessibile e influente di quanto immaginavamo. C’è chiaramente una componente di ereditarietà che non comprendiamo a pieno. È possibile che noi umani possediamo un simile meccanismo epigenetico attivo che controlla le nostre caratteristiche biologiche che sono tramandate ai nostri bambini.” Inoltre Ecker afferma che i risultati di questo studio mostrano che il codice epigenetico può essere riscritto velocemente e portare a un sensazionale risultato. “Questo significa che i geni non sono i padroni del destino. Se non siamo affatto come queste piante il nostro epigenoma può anche subìre relativamente un rapido e spontaneo cambiamento che potrebbe avere una grandissima influenza sui nostri tratti biologici.”


Ora che hanno dimostrato il verificarsi delle mutazioni epigenetiche spontanee, i ricercatori del Salk hanno intenzione di rivelare i meccanismi biochimici che permettono questi cambiamenti. Questo codice “nascosto” collegato al DNA delle piante permette loro di svilupparsi e di trasmettere nuovi tratti biologici molto più rapidamente rispetto a quanto si pensasse prima.
Immaginate se un giorno potremo essere in grado di cambiare il nostro aspetto o quello dei nostri figli...

Fonte: http://redicecreations.com/article.php?id=23249

Etichette: